Per ovviare all’assenza, o meglio incompletezza, di dati relativi al numero effettivo di italiani in uscita dal nostro paese - stime attendibili parlano di un italiano su due che si iscrive all’aire - abbiamo capovolto la questione andando a cercare i dati statistici dei vari istituti dei paesi di destinazione dei migranti italiani. Perché, se da un lato è vero che spesso si va all’estero senza abbandonare la residenza in Italia, dall’altro lato è assai difficile lavorare e stabilirsi in un paese straniero senza espletare un qualche iter burocratico.
I dati sono stati forniti da diversi enti, istituti nazionali di statistica, anagrafi, ministeri e così via, e sono stati raccolti con metodologie differenti, in alcuni casi sono disaggregati e spesso non coincidono nemmeno i periodi di riferimento. L’utilizzo di fonti tanto diverse necessita un approccio molto prudente. Le statistiche che seguono non possono, quindi, che dare delle indicazioni e segnalare delle tendenze e, solamente in alcuni casi, colmare quelle lacune dovute all’incompletezza dell’anagrafe italiana.