Tra la fine del XIX secolo e la prima metà del Novecento gli artisti e gli artigiani toscani parteciparono a diffondere nei diversi Paesi di emigrazione il gusto estetico del Made in Italy. Tra di loro comparivano i cosiddetti figurinai – artigiani specializzati nella lavorazione del gesso - scultori di diversa preparazione e, in alcuni casi, anche capaci di esprimersi in forme artistiche più complesse, e architetti di formazione neoclassica. A queste professioni, desuete tra la massa dei partenti, si aggiungevano i librai impegnati, tramite il loro commercio, a diffondere la cultura italiana nei vari Paesi. Il saggio analizza le strategie di inserimento professionale all’estero di questi particolari migranti, ricostruendo alcune brevi biografie attraverso le fonti scritte e visive dell’Archivio Cresci di Lucca e del Museo dell’Emigrazione della Gente di Toscana di Lusuolo, in provincia di Massa.